Affrontare lo svezzamento di una cucciolata di cani potrebbe apparire un compito complesso, anche se in realtà non è così. Ovviamente occorre prestare grande attenzione ai piccoli che si stanno a poco a poco allontanando dalla madre, preparandosi ad affrontare il mondo indipendenti, tuttavia con pochi accorgimenti anche questa delicatissima fase può essere superata nel migliore dei modi.
Svezzamento cuccioli, cosa non fare
Prima di vedere quali sono le fasi che compongono un corretto svezzamento dei cuccioli, è importante sottolineare quali sono i comportamenti da evitare. Questi ultimi potrebbero infatti condizionare il benessere futuro e la morfologia dei cuccioli quando questi cresceranno.
Il primo importante aspetto è quello che riguarda il periodo in cui iniziare lo svezzamento. Occorre a questo punto ribadire che sarebbe un errore iniziare questa fase prima delle quattro settimane di vita, perché durante il primo mese di vita il cane crea quello sviluppo equilibrato del proprio carattere e intervenire in questo periodo significherebbe interrompere e in qualche modo “disturbare” quei processi naturali meravigliosi ed estremamente efficaci.
L’inizio dello svezzamento dovrebbe avvenire in modo graduale, considerando che la madre della cucciolata continuerà a dare latte ai suoi cuccioli, fino a diminuire sempre più la quantità. Occorre in questa fase alternare al latte materno un solo pasto giornaliero “aggiuntivo”.
In presenza di cucciolate poco numerose è possibile anche posticipare leggermente l’inizio dello svezzamento, mentre potrebbe essere necessario anticipare di qualche giorno nel caso in cui la madre abbia carenza di latte.
La gradualità proteggerà i cuccioli da eventuali squilibri gastroenterici, e aiuterà la madre a prevenire dolorosi ingorghi mammari, o nel peggiore dei casi sfociare in vere e proprie mastiti, che possono insorgere se si dovesse procedere in maniera brusca.
Fasi dello svezzamento dei cuccioli
Nel primo periodo dello svezzamento di una cucciolata di cani è preferibile usare carne omogeneizzata, frullata o comunque tritata finemente. Solitamente si tende a prediligere carne cotta, in quanto quella cruda potrebbe esporre il cucciolo al rischio di parassiti. In alternativa è possibile somministrare al piccoletto gli omogeneizzati a base di carne o di pesce che si comprano per i neonati. In aggiunta, si può dare alla cucciolata di cane anche del latte per cuccioli acquistabile nei negozi per animali di fiducia e ben forniti.
Dai cinquanta giorni di vita si può iniziare a dare loro solo cibo non materno. Il numero di pasti al giorno varia a seconda della razza e della taglia e sarà il medico veterinario a stabilire numero e quantità di pasti giornalieri.
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All’inizio dello svezzamento con molta probabilità i cuccioli non appariranno entusiasti del cambiamento, e tenderanno a mangiare poco. In questo passaggio potrebbe risultare utilissimo aiutarli a cibarsi, mettendo un dito nella pappa e facendogli poi leccare la mano. Ciò servirà a dare loro l’impressione di continuare a nutrirsi dalla madre e li incoraggerà, ma sarà utile anche a fargli capire che non devono “temere” quel nuovo alimento.
I primi pasti “veri” dovranno prevedere alimenti di ottima qualità, preferibilmente umidi, che potrai anche “ammorbidire” ulteriormente con un po’ di acqua tiepida.