Molossoide di taglia media originario del Regno Unito, il Bulldog Inglese ha origini molto antiche. Allevato fin dai primi dell’Ottocento come cane da combattimento contro i tori (non a caso è conosciuto anche con il nome di cane toro), è stato oggetto di una accurata selezione per carattere nel corso degli anni che lo ha portato ad essere oggi un ottimo cane da compagnia. Se sei appassionato di questa razza così speciale, certamente in questo articolo potrai trovare molte notizie, curiosità e suggerimenti che ti aiuteranno ad instaurare con lui un ottimo rapporto.
Origini del Bulldog Inglese
Le origini del Bulldog Inglese sono legate all’Old English Bulldog, un esemplare che veniva utilizzato in Gran Bretagna per il combattimento tra cani e per il bull-baiting, ovvero uno spettacolo di intrattenimento molto diffuso nell’Ottocento che vedeva fronteggiarsi un cane ed un toro.
L’origine del suo nome si deve infatti proprio alla pratica del bull-baiting. Una normativa inglese del 1835 sulla protezione degli animali ha provveduto a dichiarare illegale questo tipo di sport. Da quel momento il Bulldog Inglese rischiò l’estinzione, poiché veniva meno lo scopo per cui era stato allevato. Fu soltanto grazie ad un ristretto gruppo di allevatori che si riuscì a salvaguardare la razza.
Furono loro a farlo conoscere al mondo per le sue particolari caratteristiche e peculiarità positive, andando a cancellare a poco a poco l’immagine di un cane violento ed elogiandone invece il coraggio, la resistenza fisica e l’intelligenza.
In breve tempo il Bulldog Inglese divenne una delle razze più amate e richieste. Oggi il Bulldog Inglese è considerato una vera e propria icona per il paese britannico e non solo. La sua immagine è divenuta la mascotte ufficiale del Corpo dei Marines e di molte delle università americane più blasonate.
Una delle tante teorie sull’origine del Bulldog Inglese, si basa sull’incrocio tra questi molossoidi ed un’altra razza anch’essa molto diffusa in Inghilterra. Si tratta del Carlino, amato e popolare cane da compagnia. La teoria è stata però smentita da alcuni studi genetici effettuati sull’animale.
Bulldog Inglese: Carattere e Caratteristiche
Basso sugli arti, corporatura robusta e muscolosa, testa ampia, il Bulldog Inglese si presenta con un aspetto davvero molto particolare.
Il tartufo e le narici sono larghe e di colore nero, mentre la canna nasale molto corta consente al cane di respirare facilmente e senza affanno o boccheggiamento.
Il mantello può essere tigrato, bianco o fulvo.
Il pelo corto lo rende un perfetto esemplare anche per coloro che sono alla ricerca di un cane da appartamento, anche se lo spazio a disposizione è veramente limitato.
La sua indole dolce e paziente ne fa inoltre il cane ideale anche per famiglie con bambini piccoli. Tenace ed al tempo stesso riservato, un’espressione da vecchio saggio con una sottile vena di umorismo, il Bulldog Inglese è un vero e proprio concentrato di dolcezza.
Del temperamento originario che vedeva nel Bulldog Inglese un concentrato di aggressività e coraggio oggi è rimasto nelle sue vene solo il secondo, grazie ad allevatori che con costanza e competenza hanno selezionato la razza riducendone al minimo l’aggressività ed eliminando il lato combattivo, facendone l’esemplare calmo e tranquillo che oggi tutti conosciamo.
Tuttavia quella calma ed i suoi caratteristici movimenti lenti non devono ingannare. All’occorrenza il Bulldog Inglese sa essere un ottimo cane da guardia, soprattutto quando deve difendere i componenti della famiglia, a cui si affeziona moltissimo.
Come molti altri cani anche il bulldog inglese ama molto la compagnia. Per questo sarebbe bene non lasciarlo solo troppe ore durante l’arco della giornata, per non renderlo un cane apatico e triste.
Alimentazione del Bulldog Inglese cucciolo
Il cucciolo di Bulldog Inglese prende il latte materno fino allo svezzamento, che di solito avviene intorno al mese di vita. Da quel momento in poi inizierà ad assumere un’alimentazione solida apposita per cuccioli di taglia media.
Se in commercio è possibile trovare crocchette e pappe umide apposite per la sua crescita corretta, in caso di alimentazione casalinga sarebbe opportuno affidarsi ad un nutrizionista veterinario, perché i suoi fabbisogni nutrizionali sono ben diversi da quelli di un esemplare adulto ed il fai da te potrebbe portare a carenze che favorirebbero l’insorgere di malattie.
Il pasto del Bulldog Inglese cucciolo dovrà essere piccolo e piuttosto frequente (4/5 volte al giorno). In questo modo si eviterà di sovraccaricare il suo stomaco con pasti troppo abbondanti e gli assicureremo una digestione corretta.
Alimentazione del Bulldog Inglese adulto
Quando la crescita del Bulldog Inglese si è stabilizzata è possibile passare ad un’alimentazione per cani adulti. Anche in questo caso è importante, in caso di alimentazione casalinga, farsi seguire da un nutrizionista veterinario.
Questo perché le diete casalinghe fai da te sono spesso ricche di proteine, grassi e carboidrati, mentre risultano carenti di fibre, acidi grassi, minerali e vitamine.
Una corretta quantità di tutti gli elementi ti aiuterà a prevenire molte patologie legate ad una errata alimentazione del cane.
Ovviamente questo non accade se ti affiderai ad un’alimentazione commerciale, che dovrà ovviamente essere di ottima qualità. In quest’ultimo caso somministrargli la razione giornaliera raccomandata ti garantirà un perfetto equilibrio di sostanze, utile anche per prevenire l’accumulo di grasso nel Bulldog Inglese.
Questa razza è infatti notoriamente piuttosto pigra ed è facile incorrere in problemi di peso se vengono somministrati pasti abbondanti o non viene programmata una corretta attività fisica.
Un buon suggerimento potrebbe essere quello di stabilire la quantità di cibo giornaliera da somministrare al Bulldog Inglese insieme al proprio veterinario. Al di la delle tabelle nutrizionali riportate infatti, il dosaggio dovrebbe tener conto anche di altri fattori, come l’età dell’animale ed il suo stile di vita.
Come addestrare il Bulldog Inglese
Quando il cucciolo di Bulldog Inglese arriva a casa sicuramente conquista immediatamente tutta la famiglia coi suoi occhioni ed il suo carattere vivace. Per questo può risultare abbastanza difficile imporsi fin da subito su quella spontanea esuberanza.
Tuttavia è importante riuscire a dare al Bulldog Inglese tutti quegli insegnamenti che permetteranno una serena convivenza futura.
Ovviamente l’addestramento dovrà essere fatto per gradi, anche se in ogni fase è importante che tutti i componenti della famiglia mantengano la stessa linea, senza strappi alla regola o eccezioni dettate dal desiderio di compiacere quel musetto dolce che, con il suo sguardo languido, sa sicuramente essere convincente.
Addestramento del Bulldog Inglese Cucciolo
Come abbiamo appena detto l’addestramento del Bulldog Inglese dovrebbe iniziare fin da cucciolo.
Già al secondo mese di vita possiamo iniziare ad impartirgli le prime elementari regole per una convivenza serena. I primi insegnamenti saranno volti a fornirgli delle linee guida sulle linee di condotta all’interno della casa.
Quali sono quelle zone dove non può scatenarsi e quali invece possono essere considerate il suo piccolo parco giochi, stabilire una routine giornaliera per le uscite all’aria aperta, sono i primi insegnamenti che potremmo impartire al nostro amatissimo cucciolo con comandi semplici e, perché no, anche qualche piccola ricompensa quando li esegue correttamente.
Addestramento Bulldog Inglese
I primi comandi che possiamo impartire al nostro Bulldog Inglese dovranno essere semplici e di facile comprensione.
Non dimentichiamoci che questa razza non è stata selezionata per essere un cane da lavoro, che ama invece adagiarsi ed ha mantenuto nella sua indole una buona dose di cocciutaggine e testardaggine.
Questo non significa che è impossibile addestrare un Bulldog Inglese, ma semplicemente che questa attività richiederà maggior tempo e costanza rispetto all’addestramento di altre razze.
Iniziare con comandi come Seduto, Zampa, Fermo, Terra, Lascia, regalandogli qualche appetitosa ricompensa quando esegue correttamente un ordine impartito lo aiuterà ad applicarsi molto di più nell’apprendimento.
Ricordiamo che, come per tutte le altre razze canine, il rinforzo negativo non giova neppure sul Bulldog Inglese. L’addestramento dovrà poi necessariamente prevedere anche la socializzazione, sia con gli altri cani che con le persone.
In qualità di addestratore dovrai riuscire ad importi come capobranco per il tuo fedele amico a quattro zampe. Questo significa riuscire ad insegnargli i vari comandi con pazienza, senza mai sgridarlo o punirlo ma ripetendoglieli finché non dimostrerà di averli appresi, per poi premiarlo con gustosi premi.
La pazienza, la routine quotidiana e il rinforzo positivo ti permetteranno di porti ai suoi occhi come leader, e questo lo porterà ad avere sempre fiducia in te e a dargli sicurezza.
Malattie del Bulldog Inglese
Il Bulldog Inglese ha un sistema immunitario molto sensibile. Per questo possono verificarsi allergie cutanee, che possono verificarsi a causa dell’inalazione di allergeni.
In questo caso il Bulldog Inglese accuserà forte prurito e la cute si mostrerà arrossata ed infiammata.
Non è raro che possano presentarsi anche ferite e lesioni, causate dal continuo grattarsi. Per alleviare la sensazione di prurito e riportare la situazione alla normalità è possibile somministrare al cane antistaminici, antinfiammatori ed analgesici topici.
Sarà il proprio veterinario di fiducia (a cui è necessario rivolgersi) a decidere quali terapie adottare e a fornire il dosaggio idoneo.
Le altre patologie che possono interessare il Bulldog Inglese sono:
- displasia dell’anca
- sindrome brachicefalica
- malattie degli occhi
Displasia dell’anca
La Displasia dell’anca è una malattia ossea degenerativa che colpisce l’articolazione coxo-femorale, ossia quella che collega l’anca al femore.
Qualora si manifesti sarà importante rivolgersi al proprio veterinario di fiducia, che sarà in grado di consigliare una terapia farmacologica che allevia i sintomi oppure un intervento chirurgico.
Se il Bulldog Inglese viene adottato attraverso un allevatore difficilmente si presenterà questo problema, in quanto gli allevatori seri tendono a fare accoppiare solo esemplari esenti dalla displasia dell’anca, malattia notoriamente ereditaria.
Sindrome brachicefalica
La Sindrome Brachicefalica del Bulldog Inglese è una patologia molto seria. Si tratta di un problema respiratorio causato dalla conformazione del cranio.
Il muso schiacciato e la testa larga sono le cause di questa sindrome che porterà il cane a respirare rumorosamente, a presentare mucose bluastre e a russare forte. Se noti questi sintomi dovrai parlarne con il tuo veterinario perché al di là del fastidio causato dal forte rumore nella notte, potrebbero insorgere problemi legati ad una scarsa trasmissione di ossigeno agli organi. Se il veterinario riscontrerà la Sindrome Brachicefalica potrà consigliarti la somministrazione di principi attivi antinfiammatori e broncodilatatori. Solo nei casi più gravi può rendersi necessario l’intervento chirurgico.
Malattie degli occhi
Gli occhi del Bulldog Inglese sono molto delicati e possono presentarsi malattie oculari come:
- Ectropion
- Entropion
- Cheratocongiuntivite
L’Ectropion nel Bulldog Inglese è una patologia in cui la palpebra si gira all’esterno, compromettendo la salute della parte interna dell’occhio che rimane così a contatto con l’esterno. Si tratta di una patologia con prognosi favorevole, ma che richiede sempre l’intervento del veterinario.
L’Entropion nel Bulldog Inglese è l’esatto opposto dell’Ectropion. In questo caso la palpebra si piega all’indietro, rimanendo all’interno dell’occhio. Le ciglia, a contato con il bulbo oculare, causano irritazione, arrossamenti e difficoltà a mantenere l’occhio aperto. Questa patologia richiede quasi sempre un piccolo intervento chirurgico.
La Cheratocongiuntivite provoca infiammazione delle ghiandole lacrimali, della cornea e della congiuntiva, fino a favorire la formazione di secrezione mucosa, arrossamenti ed ulcere della cornea. Se non trattata in tempo può causare seri danni al bulbo oculare. Anche in questo caso una visita veterinaria potrà rivelarsi fondamentale nella risoluzione del problema, che potrà essere trattato con colliri umettanti ed antibiotici.
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