L’apprendimento del “Vieni” è fondamentale al fine della gestione del cucciolo e del cane adulto. Il cucciolo inizialmente non comprende il significato di questa parola (comunicazione verbale) …è solo un suono.
Inoltre non è neppure a conoscenza del fatto che, quando chiamato, deve rispondere immediatamente…è solo un suono insistente e che si ripete.
Il cucciolo si avvicinerà al proprietario in quanto quest’ultimo si mostra “più interessante” dell’ambiente circostante. Quindi, per facilitare l’apprendimento, è opportuno chiamare il cucciolo quando quest’ultimo si trova al massimo a due metri di distanza dal proprietario…non mentre sta giocando con altri cani o è impegnato nell’esplorazione di un oggetto. Il proprietario assumerà la postura “bassa”, rivolgerà altrove lo sguardo (lo sguardo diretto rappresenta “una minaccia” per il cucciolo) e, battendo le mani sulle cosce, chiamerà ripetutamente il cucciolo utilizzando un tono di voce “accattivante”.
Appena il cucciolo si avvicinerà al proprietario quest’ultimo lo ricompenserà con un bocconcino, una carezza e il tono della voce…anche se il cucciolo arrivasse dopo 5 minuti. È opportuno ricordare che il cibo non deve essere utilizzato come un’esca (“Se vieni te lo do”) ma come ricompensa al termine dell’azione desiderata.
Se il cucciolo tardasse a rispondere al richiamo è necessario non punirlo…il cucciolo assocerà il “Vieni”ad un’esperienza negativa e per riuscire a prenderlo il proprietario dovrà “afferrarlo al volo” in quanto il cane si “terrà ad una distanza di sicurezza”…e in futuro sarà impossibile riprenderlo.
È inoltre opportuno eseguire l’esercizio più volte durante la passeggiata in libertà…e non utilizzare il “Vieni” per chiamare il cucciolo solo poco prima di tornare a casa…altrimenti assocerà il “Vieni” con il termine di un’attività piacevole e tarderà a rispondere all’indicazione data.