La follicolite canina, conosciuta anche come follicolite batterica, è un’infiammazione del follicolo pilifero causata in genere da infezione batterica o da infestazione parassitaria.
Allergie ed infezioni specifiche possono causare una risposta iper-attiva del sistema immunitario, causando la follicolite del cane.
Individuare questa patologia in un soggetto colpito non è affatto difficile: solitamente il cane presenta rigonfiamenti, arrossamenti, pustule e perdita di pelo, uniti alla sensazione di prurito che lo spinge a grattarsi ossessivamente.
Questi sintomi devono mettere in allarme il proprietario del cane, ma sarà il veterinario a fare una diagnosi precisa attraverso esami ed accertamenti.
Cause della follicolite nel cane
Non esistono razze canine più sottoposte al rischio della follicolite, ma vi sono alcune condizioni della pelle che generalmente sono alla base dell’infezione. Queste sono:
- Callus Dermatitis: il cane tende per sua natura a grattarsi spesso e se lo fa su una zona infetta il suo gesto potrebbe provocare un’apertura sulla pelle. La zona umida offrirà un ambiente perfetto per la proliferazione batterica. La costante irritazione può provocare dei calli (le zone più colpite in questo caso sono gomiti, piedi e garretti). I follicoli piliferi che si trovano in prossimità dei calli potrebbero irritarsi e dar luogo a fuoriuscite di liquidi. In genere questo problema si risolve con gli antibiotici (prescritti dal veterinario) ed uno shampoo medico da utilizzare per circa sei settimane.
- Infestazione da parassiti: i più comuni sono le pulci. Se il cane è pesantemente infestato potrebbe essere soggetto a severe irritazioni. In questo caso è fondamentale intervenire con prodotti che eliminino immediatamente i parassiti (avendo cura di pulire e lavare bene anche coperte, la cuccia e i tappeti). Per alleviare il pesante senso di prurito potrebbe essere consigliato anche l’impiego di un unguento che riduca l’infiammazione e dia sollievo al cane. Una volta eliminati i parassiti è opportuno provvedere con regolarità alla prevenzione con prodotti antipulci appositi.
- Allergie: la reazione violenta del sistema immunitario ad un allergene può trasformarsi in follicolite del cane. L’allergene potrebbe essere rappresentato da una qualsiasi cosa: un alimento oppure anche più semplicemente l’erba. In genere la follicolite da allergia si presenta unita ad altri sintomi, come vomito, diarrea, inappetenza ed occhi lacrimanti. Se è possibile individuare la causa dell’allergia si potrà procedere con una cura casalinga rimuovendo l’allergene dalla sua vita. In caso contrario sarà opportuno rivolgersi al veterinario che potrà prescrivere medicinali specifici per le allergie oppure addirittura consigliare la somministrazione di un vaccino mensile se l’animale presenta reazioni particolarmente forti.
- Foruncolosi interdigitale: si tratta di piccole lesioni che si formano tra le dita del cane. Oltre ad essere molto dolorose queste piccole piaghe spingono il cane a leccarsi la zona interessata con frequenza, peggiorando ulteriormente il problema. Per curare la foruncolosi interdigitale è opportuno rivolgersi al proprio veterinario di fiducia, che prescriverà una cura antibiotica, con steroidi o medicazioni (a seconda della gravità e dell’estensione).
Come prevenire la follicolite canina
Vi sono piccoli accorgimenti che possono davvero fare molto nella prevenzione della follicolite canina. Un primo consiglio è quello di usare prodotti contro le pulci per evitare che l’animale si infesti di parassiti. In commercio è possibile trovarne di tutti i tipi e per ogni razza canina: da quella piccola a quella gigante. In genere richiedono applicazioni mensili di piccole fialette da distribuire sulla cute partendo dalla zona del collo: l’applicazione richiede pochissimi minuti una volta al mese e può davvero fare la differenza.
Un altro accorgimento riguarda le razze di cane con le classiche grinzette sulla cute: mantenere pulite le pieghe dei cani rugosi può aiutare a prevenire problemi legati all’accumulo di polvere e sporcizia che potrebbero favorire la proliferazione batterica.