Imparare a pulire le orecchie del cane è sicuramente un aspetto da non sottovalutare: sapere come farlo in modo efficace ti aiuterà a prevenire il rischio di otiti e altre patologie degli orecchi. La cura e l’igiene del pet comprende anche questo, e non importa se il tuo fedele amico ha le orecchie lunghe o corte, dritte o flosce: una pulizia accurata ti aiuterà a non incombere in spiacevoli problemi. Si tratta però di una delle parti più delicate del suo organismo, per cui è fondamentale sapere come procedere senza commettere errori.
Alcune razze sono più propense all’accumulo di sporco nelle orecchie, per un fatto di conformazione. Tra queste troviamo il Boxer, il Basset Hound e il Cocker Spaniel. Le loro orecchie lunghe infatti facilitano l’annidarsi di cerume, batteri e funghi. Questo però non significa che anche le altre razze non siano predisposte e una buona igiene del condotto uditivo si rivelerà sempre preziosa per ogni amico a quattro zampe. L’infiammazione generalmente evolve in otite esterna, anche se può accadere più raramente che invece si sviluppi una patologia che coinvolge il canale uditivo interno.
Come riconoscere un’infezione nelle orecchie?
Il tuo fedele amico a quattro zampe scuote continuamente la testa e presenta secrezioni nere e cattivo odore intorno alle orecchie? Potrebbe trattarsi di un problema di otite del cane. Molto spesso l’infezione causa anche prurito e arrossamento intorno all’orecchio, creando nell’animale un continuo desiderio di grattarsi.
Attenzione all’umidità!
All’interno delle orecchie del cane esiste un microclima ideale, con temperature e livelli di umidità che, qualora vengano alterati, potrebbero favorire l’insorgere di infiammazioni. Funghi, secrezioni e flora batterica sono naturalmente presenti all’interno delle sue orecchie, e non causano nessun danno fino a quando non vengono sottoposte a variazioni climatiche o situazioni in cui si registrano maggiori livelli di umidità. Sicuramente in questo caso i cani con le orecchie grandi e flosce sono penalizzati, poiché avendo una minor ventilazione all’interno dell’orecchio saranno più soggetti a sviluppare infezioni. Ma non è solo la scarsa ventilazione a causare un cambio di umidità ll’interno del condotto uditivo: anche le alterazioni del clima e le intolleranze alimentari possono favorire questa situazione.
Un momento a cui occorre prestare particolare attenzione è infine quello del bagnetto: che si tratti di un lavaggio con shampoo sotto la doccia o in vasca, o di una nuotata in mare nei periodi caldi, è importantissimo provvedere subito dopo ad asciugare bene le sue orecchie.
Ogni quanto pulire le orecchie del cane?
Per garantire al tuo pet la massima igiene spesso i veterinari consigliano di provvedere alla pulizia quotidiana delle orecchie, in particolar modo quando parliamo di razze maggiormente esposte al rischio di otiti. Tuttavia noi vogliamo essere più elastici e dirti che, in situazioni normali, una/due volte alla settimana possono essere sufficienti (ovviamente quando non vi siano in corso infezioni o otiti e prevedendo pulizia e asciugatura straordinaria in caso di bagnetto).
Come pulire le orecchie di Fido in modo autonomo?
Per un’operazione semplice, veloce ed efficace potrai trovare in commercio detergenti specifici. Assicurati poi di avere a portata di mano un paio di guanti, una carta morbida e dell’ovatta (ricorda di non usare MAI i cotton fioc)!
Tutto pronto? Allora iniziamo!
Dopo aver indossato i guanti tira all’insù le orecchie del cane e fai scivolare qualche goccia di prodotto nel canale uditivo. Per assicurarti che il liquido penetri bene nel canale uditivo aiutati facendo leggeri movimenti dall’alto verso il basso con il pollice e l’indice. Fatto questo passa con delicatezza l’ovatta all’interno dell’orecchio, cercando di asciugarlo in profondità. Nella garza potrai notare tracce di secrezioni, a quel punto prosegui con una nuova ovatta fino a quando non uscirà completamente pulita.
Generalmente dopo terminata l’operazione il cane tende a scuotere la testa in modo continuo. Non preoccuparti, si tratta del liquido rimasto all’interno che lui farà uscire attraverso lo scuotimento della testa.