Le temperature iniziano ad addolcire, e torna il desiderio di trascorrere un po’ più tempo all’aria aperta in compagnia dei nostri amatissimi 4 zampe. Vi sono tuttavia alcuni inconvenienti, tipici di questo periodo, che potrebbero rovinare un pomeriggio di gioco con il pet. Tra questi il più temuto è senza dubbio l’incontro con una processionaria: ma di cosa si tratta e perché può rivelarsi pericolosa per il cane?
Cos’è la processionaria?
Si tratta di un insetto, per la precisione un lepidottero, appartenente al genere Thaumetopoea. Una delle caratteristiche di questo artropode è quella di presentare più stadi vitali, e se allo stadio larvale (o bruco) si presenta come un parassita lungo 3/4 cm, nella forma adulta assume le sembianze di una sorta di falena. La metamorfosi da bruco a esemplare adulto avviene sotto terra, e solo dopo emerge dal terreno per andare a depositare le sue uova. Questo avviene durante i mesi estivi, tra giugno e luglio.
Occorre precisare che nella fase adulta la processionaria non rappresenta alcun pericolo, né per l’uomo né per gli animali, mentre può essere potenzialmente fatale un incontro quando si trova allo stadio di larva. In questa fase è infatti ricoperta da peli urticanti, che si separano facilmente dal dorso dell’animale sia in caso di contatto diretto che per effetto del vento.
Pericoli per il cane
Il contatto con i peli della processionaria può causare febbre, perdita di vivacità, rifiuto del cibo, comparsa di vomito e diarrea emorragica nel cane. Nel caso in cui i peli urticanti vengano ingeriti, il primo sintomo sarà legato ad una abbondante e improvvisa salivazione, alla quale seguirà il rigonfiamento della lingua che potrebbe portare anche al soffocamento dell’animale.
La violenta infiammazione provocata dal contatto, se non curata immediatamente, potrebbe portare i tessuti che compongono la lingua a necrosi, con conseguente perdita di porzioni della stessa.
Appare quindi evidente l’importanza di rivolgersi prontamente al proprio veterinario di fiducia o a un pronto soccorso veterinario, qualora si abbia la certezza o anche solo il sospetto che Fido sia venuto a contatto con i peli urticanti di processionaria durante una delle consuete passeggiate. In attesa di raggiungere l’ambulatorio sarebbe opportuno agire tempestivamente lavando l’area interessata dal contatto con acqua e bicarbonato.
Allo stesso tempo sarebbe opportuno cercare, laddove possibile, di evitare in particolare quelle aree densamente popolate di pini. Sebbene in Italia vi sia anche la Thaumetopoea processionea, o processionaria della quercia, capita più spesso di imbattersi in quella del pino (Thaumetopoea pityocampa). A causa del clima eccessivamente caldo degli ultimi anni infatti, questa specie ha “invaso” i parchi e gli spazi verdi di molte città.